Jonathan Guaitamacchi, è fedele alla pittura ad olio, alla tela bianca, al carboncino, al bianconero rigoroso. É ossessionato dai paesaggi urbani, sempre neri-petrolio e dal taglio cinematografico, saturi di edifici, incroci stradali, tralicci, così fitti che sembrano soffocare il respiro di chi li osserva. Nel 1997 trascorre mesi nella Sala pressione delle ex Officine del gas di Milano, alla Bovisa, per studiare le forme dal vero di Macchine della luce, con l’intento di ripercorrere il luogo, centro del lavoro e dell’energia. Le sue panoramiche a volo d’uccello diventano icone delle metropoli globali.

https://www.jonathanguaitamacchi.com/

Carta:
Hahnemühle Photosilk Baryta

Grammatura:
310 gr / m²

Formato:
40 x 65 cm