Incorpora i profili Icc nel documento

Il profilo Icc che hai utilizzato nella lavorazione, (ad esempio Adobe 98) deve essere sempre incorporato nel documento digitale che consegni per realizzare la stampa.
In questo modo riusciremo a rispettare i colori dell’immagine ottenendo una stampa con colori fedeli e vivi.
Controlla le impostazioni del tuo software Adobe e verifica che l’opzione includi profilo icc sia attiva al momento del salvataggio.

Scegli uno spazio colore adeguato

Per ottenere il massimo dalla tua stampa Giclée ti consigliamo di progettare e lavorare in modalità RGB.
Anche se l’industria della carta stampata propone e, molto spesso, impone il modello cromatico CMYK, quest’ultimo non è adatto per la stampa Giclée / Fine art che utilizza 9-11 inchiostri. Solo il modello colore RGB è in grado di codificare tutta la gamma cromatica che tale tecnologia può sviluppare.
Tra gli spazi colore standard puoi scegliere tra:

  • Srgb
  • Adobe 98
  • ProPhoto

Noi proponiamo l’utilizzo dello spazio Adobe98 come modello colore RGB standard. Per la fotografia invece si può anche utilizzare lo spazio ProPhoto che è ancora più esteso ma che rischia di riprodurre, se non controllato bene, delle immagini ipersature.
Lo spazio colore Srgb generalmente non è adatto perché non riproduce alcuni colori, come gli azzurri-ciano.

Per gli artisti Digitali

Per chi lavora in Procreate® di solito il profilo colore di base è il “Display p3” il quale ha un’ampia gamma cromatica che permette veramente di sfruttare bene la Stampa Giclée. È importante per gli artisti digitale sapere che se il lavoro da rifinire necessita di essere passato a Photoshop® o altro, ci si deve accertare di impostare gli stessi profili colore RGB nelle preferenze con il quale il lavoro è stato creato, altrimenti il rischio è che tra un passaggio e l’altro si perdano delle tonalità colore.

Evita il ricampionamento

Con il ricampionamento un dato software aggiunge o toglie  pixel ad un’immagine digitale, cambiando la sua risoluzione. (ma non la sua struttura e definizione).
Riteniamo che questa tecnica debba essere utilizzata con molta cautela perché, in molti casi, aumenta eccessivamente il peso del documento digitale e non risolve i problemi di scarsa definizione soprattutto su immagini inferiori a 100 ppi.

 

Controlla la risoluzione dei tuoi file

Per ottenere un ottimo risultato in stampa è importante che i tuoi file abbiano un’adeguata risoluzione.
Il numero di pixel per pollice ottimale dipende da molti fattori, tra cui la distanza di visualizzazione e la dimensione della stampa finale.
Se per piccoli formati, come un 10 x 15, un 13 x 18 o un 20 x 30, che devono essere visualizzati ad una distanza massima di 30 cm, si consiglia di lavorare tra i 240 e i 300 PPI, per formati medio grandi si può scendere anche fino ad un massimo di 150 PPI.
Consigliamo, nei casi più problematici, di effettuare un provino di stampa in modo da valutare la resa sul supporto nella dimensione voluta.